Decreto 8 novembre 1989, n. 435.

Regolamento concernente i metodi di prelievo ai fini della analisi chimica per il controllo del latte conservato destinato all'alimentazione umana.

Il Ministro della Sanità

Vista la legge 30 aprile 1962, n. 283, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 4 giugno 1962, relativa alla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari;

Visto il regolamento alla sopracitata legge n. 283/1962 approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 16 luglio 1980, ed in particolare l'art. 9;

Vista la prima direttiva della commissione CEE del 6 ottobre 1987, concernente la fissazione dei metodi comunitari di prelievo ai fini dell'analisi chimica per il latte conservato (87/524/CEE) pubblicata nella "Gazzetta Ufficiale" CEE n. L. 306 del 28 ottobre 1987;

Ritenuto di dover recepire nell'ordinamento nazionale le disposizioni che formano oggetto della direttiva sopra citata;

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 12 settembre 1988, riguardante la disciplina dell'attività di governo e l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed in particolare l'art. 17;

Udito il parere del Consiglio di Stato, reso nell'adunanza generale del 14 settembre 1989;

emana

il seguente regolamento:

Art. 1.

Sono approvati i metodi di prelievo ai fini della analisi chimica per il controllo del latte conservato destinato all'alimentazione umana, riportati in allegato. Essi sostituiscono quelli riportati nell'allegato a al decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327 relativamente alle voci: "latte condensato" e "latte in polvere".

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Titolo a

Allegato metodi di prelievi di campioni per il controllo mediante analisi chimica di taluni tipi di latte conservato parzialmente e totalmente disidratato, destinato alla alimentazione umana. E figure.

Metodo di prelievi di campioni per il controllo mediante analisi chimica di taluni tipi di latte conservato parzialmente e totalmente disidratato, destinato alla alimentazione umana.

I. Disposizioni generali

1. Apparecchi per la campionatura                                  

Requisiti.

Il materiale di campionatura non deve apportare cambiamenti nel campione tali da alterare i risultati delle analisi da effettuare.  L'apparecchiatura dev'essere di materiale sufficientemente robusto in modo da prevenire ogni utilizzazione che possa falsare il risultato. È obbligatorio l'uso dell'acciaio inossidabile. Tutte le superfici devono essere levigate e prive di fessura e tutti gli angoli devono essere arrotondati. L'attrezzatura di campionatura deve essere conforme ai requisiti fissati per ciascun prodotto da campionare.

2.Contenitori dei campione                                           

Omissis.

3.Tecnica di campionatura

Il contenitore dei campione deve essere chiuso immediatamente dopo la campionatura.

4.Conservazione dei campioni

Le temperature di conservazione raccomandate prima dei trasporto dei campioni dei vari prodotti non devono superare i 25°C. La durata della conservazione e la temperatura non devono essere considerati indipendentemente, ma congiuntamente.

5.Trasporto di campioni

I campioni saranno consegnati al laboratorio incaricato di effettuare le analisi il più rapidamente possibile (preferibilmente entro 24 ore dalla campionatura). Durante il trasporto saranno prese precauzioni per evitare ogni contaminazione dovuta ad odori estranei, nonché ogni esposizione alla luce solare diretta ed a temperature superiori a 25°C.

II. Metodo 1: Prelievi di campioni di taluni tipi di latte parzialmente disidratato

1.Campo d'applicazione                                              

Omissis.

2. Attrezzatura

2.1. Generalità

Vedasi capitolo 2 delle disposizioni generali.

2.2. Stantuffi ed agitatori.

Gli stantuffi o gli agitatori per mescolare liquidi sfusi devono essere di dimensioni tali da produrre un adeguato rimescolamento nel prodotto senza però promuovere lo sviluppo di un odore rancido. Date le diverse forme e dimensioni dei contenitori, non è possibile raccomandare tipi di stantuffi idonei a tutti gli usi, ma la loro realizzazione dev'essere tale da evitare di scalfire la superficie interna dei contenitori del prodotto durante l'agitazione.

Omissis.

Nota: nei casi in è specificato il requisito di "aria compressa pura", è necessario far uso di aria compressa dalla quale siano stati eliminati tutti i contaminanti (compreso olio, acqua e polvere).

2.3. Agitatore.

Ad ampia paletta, di profondità sufficiente a raggiungere il fondo dei contenitore dei prodotto e preferibilmente con un angolo che combacia con la forma del contorno del contenitore (vedasi fig. 3).

2.4. Mestoli

Un mestolo di dimensioni e forma opportune per il prelievo dei campione viene illustrato nella figura 4. Il mestolo deve essere provvisto di un solido manico lungo almeno 150 mm. La sua capacità non deve essere inferiore a 50 mm. È meglio che il manico sia ricurvo. La tazza deve esser di forma conica per permettere l'inserimento dei mestoli l'uno sull'altro. Come alternativa, può essere usato un mestolo di capacità analoga, ma provvisto di lati paralleli graduati in cinque sezioni eguali per campionare proporzionalmente lotti contenuti in più di un contenitore.

2.5. Asticciola.

Rotonda, lunga circa 1 m e avente un diametro di 35 mm.

2.6. Contenitori.

Per la costituzione di sottocampioni, capacità 5 l, a bocca larga.

2.7. Cucchiai o spatole.

A paletta larga.

2.8. Contenitori del campione.

Vedasi capitolo 3 delle disposizioni generali.

3.Procedimento.

3. 1. Campionatura dei latti non zuccherati parzialmente disidratati.

Deve essere preso un campione non inferiore a 1000 g, da suddividere in cinque aliquote.

3.1.1. Il campione Lieve essere mescolato accuratamente mediante stantuffo od agitatore o mediante agitazione meccanica oppure facendolo passare da un contenitore all'altro oppure facendo uso di aria compressa pura (vedasi nota 2.2.) fino ad ottenimento di una sufficiente omogeneità.       

Omissis.

3.2.1. Generalità.

La campionatura effettuata da contenitori sfusi di latte zuccherato parzialmente disidratato può essere di grande difficoltà, soprattutto se il prodotto non è omogeneo o è invece estremamente viscoso. Possono presentarsi problemi di campionatura per la presenza di grossi cristalli di saccarosio o di lattosio, o per la partecipazione di vari sali che si Possono formare nella massa del prodotto o aderire alle pareti o per la presenta di materiale grumoso. Siffatte condizioni saranno evidenti introducendo una semplice asticciola di campionatura nel contenitore dei prodotto e ritirandola poi dopo aver esplorato la zona dei contenitore più vasta possibile. Se la dimensione dei cristalli zuccherini non è superiore ai 6 mm. non si dovrebbero avere difficoltà nella campionatura. Se il prodotto non è omogeneo, cioè dev'essere annotato sull'etichetta del campione e nel verbale di accompagnamento. Dato che spesso il latte condensato zuccherato viene conservato a temperatura ambiente, si raccomanda di portare il contenuto a una temperatura non inferiore a 20 °C in modo da ottenere un campione rappresentativo.

3.2.2. Procedura.

Dev'essere prelevato un campione non inferiore a 1000 g.

Contenitori ad estremità aperta.                                     

Omissis.

Barattoli chiusi con orifizi all'estremità o sul lato.

Per i motivi descritti al punto 3.2.l., la campionatura attraverso il buco dei tappo è consigliabile soltanto con latte condensato che scorra rapidamente e che sia di consistenza uniforme. li contenuto dev'essere mescolato inserendo un'asticciola attraverso l’orifizio dei tappo e, dopo aver esplorato ed agitato il più possibile in tutte le direzioni, l'asticciola dev'essere ritirata ed un campione preparato secondo il paragrafo 3.2.1. Come alternativa, il contenuto può essere fatto fluire in un opportuno contenitore, cercando di recuperare dal bidone la massima parte possibile dei contenuto. Dopo aver agitato con un agitatore, il campione viene raccolto come descritto al punto 3.2.1.              

Omissis.

III. Metodo 2: Campionatura di latti completamente disidratati.

1. Scopo e campo di applicazione.

Omissis.

2. Attrezzatura

Capitolo I delle disposizioni generali.

2. 1. Dispositivi di prelievo aventi una lunghezza tale da raggiungere Il fondo del contenitore dei prodotto (sonde).

Sono adeguati i dispositivi di prelievo conformi alla descrizione fornita nella parte IV dell'allegato.

2.2.Cucchiaio o spatola, a paletta larga.

2.3.Contenitori del campione.

Capitolo 2 delle disposizioni generali.

3.Procedimento

IV.Dispositivi di prelievo per la campionatura dei latte in polvere conservato sfuso (sonde)

1.Tipi di dispositivo di prelievo

Tipo A: lungo.

Tipo B: corto.                                                         

(Vedasi fig. 5).

2. Materiali

La paletta e l'asticciola devono essere di metallo levigato, preferibilmente di acciaio inossidabile.                      L'impugnatura dei tipo lungo dev'essere preferibilmente di acciaio inossidabile. Il dispositivo di prelievo dei tipo corto deve avere una manopola di tipo distaccabile, in legno o in plastica, munita di una presa a baionetta nella paletta.

3.Costruzione

3.1. La forma, il materiale e la finitura devono essere tali da consentire una facile pulitura dei dispositivo di prelievo.

3.2.L'angolo sporgente della paletta dei tipo A dev'essere sufficientemente affilato da servire come raschietto.

3.3.La punta della paletta dev'essere sufficientemente acuminata da facilitare la campionatura.

4.Dimensioni principali

I dispositivi di prelievo devono essere conformi alle dimensioni riportate nella tabella seguente (con una tolleranza del 10%):

Dimensioni in millimetri

Tipo A lungo

Tipo B corto

Lunghezza della paletta

Spessore del metallo della paletta

Diametro interno della paletta alla punta

Diam. int. della pal.alla manop.o all'asticc.

Larghezza della fessura alla punta

Larghezza alla fess. alla man. o all'asticc.

800

1-2

18

22

4

14

400

1-2

32

28

20

14

Omissis Sonde